Tab Article
"Il turno" non è tra le opere più conosciute di Luigi Pirandello ed è considerata a torto un'opera minore. Un romanzo breve che risale al 1902 dove possiamo trovare tutti gli elementi ricorrenti pirandelliani come la maestria dell'intreccio, l'ironia, l'analisi del carattere dei personaggi, la loro descrizione, la loro personalità, i loro pensieri più intimi, le loro maschere tristi o ridicole. Ambientato in una Sicilia di fine Ottocento, il libro punta subito il dito su uno dei costumi caratteristici dell'epoca: il matrimonio combinato. Graffiante, sottile e beffarda, la penna dello scrittore dipinge una società che si lascia facilmente attirare dai beni materiali quasi essi fossero l'unica strada d'accesso alla felicità ma soffocano i sentimenti e che ha come attori dei personaggi imperdibili che spaziano in un caleidoscopio di sfumature. Tipico esempio dell'umorismo pirandelliano, scettico e mordace di fronte agli assurdi casi dell'esistenza, verso cui però dimostra al tempo stesso un esasperato compiacimento.